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Convegno “Una nuova visione del turismo all’aria aperta in Toscana”

Esperienze passate e prospettive future alla luce della nuova legge regionale sul turismo

7 Maggio 2016 – Il convegno organizzato da Caravanbacci e FEISCT, e coordinato da Michela Bagatella, caporedattore della rivista Plein Air, ha visto coinvolti i rappresentanti delle più importanti istituzioni legate al turismo in Toscana, con suggerimenti ed iniziative destinate a promuovere il turismo plein air, partendo da un’adeguata accoglienza, fino a una comunicazione finalizzata a farlo conoscere.

Il tempismo è a dir poco perfetto, visto che proprio in questi giorni in regione si stanno tirando le fila della nuova legge regionale sul turismo.

La Regione Toscana, rappresentata da Stefano Romagnoli, dirigente Promozione Turistica e dall’assessore Stefano Ciuoffo, ha partecipato ad un dibattito vivo e ricco di testimonianze interessanti, da cui prendere spunto per rivalutare il turismo plein air ed elevarlo al livello degli altri.

una nuova visione del turismo all'aria aperta in toscana

Significativi gli interventi dei camper club (Piero Marengo, in rappresentanza del Camper Club La Granda e Guido Chiari del Toscana Camper Club) da sempre attivi sul territorio nazionale per la promozione del turismo, così come quelli dei parchi naturalistici, qui rappresentati da Andrea Gennai (Parco Migliarino e Massaciuccoli) e Francesco Ghizzani (Parchi Val di Cornia), che hanno sottolineato ognuno con la propria esperienza, come il turismo plein air riesca a stabilire un vero contatto con il territorio, mantenendo sempre un basso impatto ambientale.

Questo perché si tratta di un turismo sostenibile, come testimonia anche l’importante studio promosso dal Gruppo Leader e realizzato Ing. Paolo Fiamma dell’Università di Pisa: il primo studio analitico basato sull’esperienza diretta, ha dimostrato che il format turistico spostamento + pernottamento che si ha con un veicolo ricreazionale, apporta una produzione di CO2 decisamente più ridotta rispetto al classico auto+hotel.

Inoltre, last but not least, il turismo in camper non è legato alla stagionalità, e questa è la caratteristica principale che lo rende davvero interessante e appetibile.

In camper si raggiungono le mete che per la loro naturale collocazione si trovano escluse dai circuiti del turismo tradizionale.

Sabrina Busato di FEISCT, ha sottolineato questo concetto illustrando come la nascita dell’Associazione dei comuni del buon vivere all’aria aperta sia nata proprio dall’esigenza di promuovere e far conoscere i borghi minori, che, proprio per la loro posizione più isolata rispetto alle note città d’arte, conservano intatta quella genuinità, che costituisce la principale attrattiva per i turisti che visitano la nostra regione.

Cosa manca allora? Sicuramente iniziative volte ad attrarre il turismo plein air, che non è stato ancora comunicato nel modo giusto.

La Toscana è leader nella produzione di camper, come afferma Gianni Brogini, direttore marketing dell’Associazione Produttori Camper, e possiede ad oggi una buona rete di accoglienza, ma manca di attrattività.

Una sfida raccolta dalla neonata agenzia Toscana Promozione Turistica, diretta da Alberto Peruzzini, che sostiene quanto ci sia ancora da lavorare su tutti i segmenti di offerta turistica, primo tra tutti quello plein air, che come pochi altri riesce ad interagire con tutti gli assets di consumo del territorio, con positivi effetti benefici sulla sua economia, in tutti i settori, in primis quello agroalimentare, come ha confermato anche l’Associazione Slowfood.

E su questo niente da eccepire: chi viaggia in camper spende, è un dato di fatto, ed è aperto ad una vastissima serie di proposte che in Toscana non mancano certamente, come hanno testimoniato i partecipanti intervenuti nel dibattito: dall’azienda agricola il Frantoio di Vicopisano che da alcuni anni ormai ha aperto le porte ai camper che vogliono fermarsi per il pernottamento, al Comune di Pomarance, che ha recentemente inaugurato un’area sosta con tutti i servizi in pieno centro storico.

E se ai turisti in camper serve solo un piazzale con la possibilità di carico e scarico acqua per sentirsi ben accolti, come sottolinea  Pierluigi Ciolli della rivista InCamper, che da anni lavora per difendere i diritti di chi ha scelto il veicolo ricreazione come mezzo per vedere il mondo, non resta che augurarci che i nostri legislatori riescano a siglare una legge, che riesca davvero ad ottimizzare le risorse economiche derivanti dal turismo tout-court, e nello specifico da quello plein air, valorizzando il tema del viaggio, che oggi più che mai è sinonimo di scelta di libertà destinata a migliorare la qualità della nostra vita.

Il convegno non poteva che chiudersi con una degustazione, sempre nell’ottica di far conoscere le eccellenze e le peculiarità toscane:  Bottega del Parco, il Frantoio di Vicopisano, Consorzio Chianti Classico e Tenuta di Torre a Cenaia, con i loro ottimi prodotti, olio e vino, hanno confermato che turismo plein air è anche un viaggio del gusto, alla scoperta dei sapori tipici dei territori che si visitano.