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Andrea Lanfri al Salone del Camper: un viaggio tra resilienza, montagna e libertà

Il camper gli ha aperto le strade delle sue passioni. può diventare anche per te uno strumento di libertà e avventura.

Al Salone del Camper di Parma, il pubblico ha vissuto un incontro che è andato oltre lo spettacolo e l’informazione, trasformandosi in una vera lezione di vita. Protagonista della serata è stato Andrea Lanfri, atleta paralimpico, alpinista e testimone di un percorso che unisce coraggio, sport e voglia di rinascere. La serata, fortemente voluta da Paolo Bacci, ha messo in luce quanto un camper possa diventare non solo mezzo di viaggio, ma uno strumento concreto per realizzare sogni e portare un messaggio sociale e culturale.

Dalla “morte” alla rinascita: il secondo compleanno

Nel corso dell’intervista, Andrea racconta con voce ferma il giorno che considera il suo “secondo compleanno”: il 21 gennaio 2015. Una sepsi meningococcica fulminante lo ha portato in coma per un mese e mezzo, costringendolo poi ad affrontare amputazioni e una lunga riabilitazione. È una storia raccontata con dettagli intensi: la memoria frammentata del risveglio in ospedale, il dolore e la confusione iniziali, e la lenta ricostruzione di una vita che si è trasformata radicalmente. La presenza di Kyra, il suo cane, è una delle immagini più toccanti: è lei che quella mattina lo costringe ad alzarsi, e quel piccolo gesto diventa l’innesco di tutto il percorso successivo.

Andrea parla di due vite: quella precedente al 2015, fatta di montagna e corse con gli amici, e quella successiva, costruita con altre regole ma con la stessa passione per l’avventura. Da ragazzo toscano che imparava i nodi dai manuali del CAI ad autodidatta dell’alpinismo, la montagna è sempre stata al centro della sua esistenza — e lo è rimasta anche dopo l’esperienza che avrebbe potuto spegnere ogni progetto

Intervista Andrea Lanfri , Salone del camper 2025

Dalla valle al vertice: sport, sfide e impresa

Nell’intervista emergono i passaggi chiave della sua rinascita atletica: l’ingresso nella nazionale paralimpica di atletica, i record italiani nei 100, 200 e 400 metri, e la successiva riscoperta dell’alpinismo a livelli estremi. Le sue ascese — dal Monte Bianco all’Ecuador, dal Putha Hiunchuli in Nepal fino all’Everest raggiunto il 13 maggio 2022 — mostrano una progressione che va oltre la performance sportiva: sono tappe di un progetto di vita che ha trasformato la difficoltà in obiettivo. Anche l’impresa dell’Aconcagua in solitaria (gennaio 2023) è parte di quel disegno più grande, il progetto Seven Summits che continua a tracciare nuove rotte per Andrea.

Il camper come abilitatore di esperienze

Nel racconto di Lanfri affiora con forza un tema pratico ed emotivo: il valore del camper in questo progetto di vita itinerante. Andrea ammette di essere “nuovo” all’ambiente del camper, ma racconta come il veicolo consegnatogli da Paolo Bacci sia stato determinante per realizzare l’ Italy Tour , il tour italiano che lo ha portato nelle scuole e nelle comunità locali. Il camper gli ha offerto autonomia, libertà di movimento, uno spazio attrezzato per il riposo e per la preparazione fisica, e la possibilità di portare con sé attrezzature e ausili senza dipendere da strutture esterne — elementi fondamentali per chi, come lui, affronta attività sportive e logistiche impegnative.

Il camper ha permesso ad Andrea di unire sport, divulgazione e impegno sociale in un’unica esperienza itinerante: non semplicemente viaggiare, ma abitar viaggiando — vivere, abitare e raccontare il mondo muovendosi con indipendenza e dignità.

Un esempio che parla al settore e alla comunità

La serata organizzata da Paolo Bacci  ha mostrato come il mondo dei veicoli ricreazionali possa andare oltre il prodotto: il camper diventa facilitatore di progetti sociali, culturali e sportivi. La storia di Andrea è una prova tangibile di come un veicolo possa abilitare indipendenza, lavoro, formazione e avventura, soprattutto quando adattato alle esigenze di chi affronta nuove modalità del muoversi.

La testimonianza di Andrea Lanfri al Salone del Camper è un invito a ripensare il viaggio come strumento di inclusione e scoperta. Se la sua storia tocca il cuore è perché dimostra che la determinazione, unita a strumenti adeguati come il camper, può trasformare i limiti in punti di partenza.

Per la terza volta in questi anni la Caravanbacci ha animato il parcheggio della fiera: non è dall’altra parte come molti colleghi, ma accanto a voi e ai vostri camper. Perché anche  la Caravanbacci ama davvero la vita in camper, all’aria aperta.

Intervista Lanfri - Caravanbacci - salone Camper 2025