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Pianosa in libertà

I viaggi della Famiglia Bacci

Se volete veramente staccare la spina da tutto e da tutti e non avete molte esigenze allora Pianosa è veramente ciò che fa per voi. Dalla metà di luglio l’Ente Parco ha finalmente acconsentito al pernottamento sull’isola.

Quando noi siamo arrivati ed abbiamo scoperto che comunque la visita dell’isola è consentita solo con visite guidate (a piedi, in bici, in calesse e in bus) e il bagno consentito solo a Cala Giovanna (tra l’altro bellissima) ci siamo rimasti un po’ male, credevamo che il pernottamento ci desse diritto, visto l’esiguità delle persone presenti, alla visita dell’isola. Quindi ci siamo sentiti un po’ ingabbiati. Comunque abbiamo subito aderito al programma di snorkeling che consente tra l’altro di fare il bagno a Cala dei Turchi dopodiché, quando il traghetto che porta i visitatori sull’isola è ripartito alle 17, ci siamo goduti una spiaggia ormai deserta.

La foresteria ha solo sei camere, spartane ma pulite e con bagno, i pasti si consumano in un salone vicino al mare ma al chiuso ( sigh!) ma non appena vi sarete messi a sedere la qualità della cucina vi farà cambiare di umore. Per noi sono stati tre giorni all’ingrasso, dalla colazione con le crostate con le marmellate fatte in casa e le briosce calde, al pranzo e cena con menù prevalentemente di mare. Tutto buonissimo compreso verdure e frutta.

La sera inizia il bello. Se qualcuno ha la nostra età, circa mezzo secolo, ricorderà quelle estati in cui il massimo del divertimento era andare a prendere il gelato al chiosco all’angolo, qui nella fattispecie il divertimento consiste nell’andare al porto vecchio a vedere i barracuda che pasteggiano. Tutti parlano con tutti, i pochi turisti, i carabinieri, la guardia forestale, i ragazzi della cooperativa e gli ex pianosini figli delle vecchie guardie carcerarie che ritornano sull’isola ed il tempo scorre lento e piacevolmente.

Pianosa

È emozionante passeggiare per il paese bellissimo anche se purtroppo in rovina, regna una gran pace e quando sono andata a letto ho fatto un sonno lungo e senza interruzioni come non ne facevo da tempo. A volte non avere nulla da fare è quello che ci permette di rilassarci veramente.
Gli altri due giorni abbiamo visitato l’isola in compagnia delle guide che sono tutti ragazzi entusiasti e preparati e ci siamo goduti il mare.

Ma Pianosa non ci sarebbe rimasta nel cuore se oltre alla sua bellezza, la cucina, non avessimo conosciuto persone come il Sig. Brunello presidente della cooperativa San Giacomo che gestisce l’isola e tutti i ragazzi, simpatici e gentili, che ne fanno parte.

Noi inizialmente pensavamo fosse una cooperativa di ex-carcerati mentre è una cooperativa di carcerati, il che ci ha dato modo di riflettere molto sul ruolo rieducativo e non solo punitivo del carcere.

A tutti loro grazie di cuore perché ci hanno fatto più questi tre giorni che la più lussuosa delle beauty farm.

(Nicoletta Bacci Berlendi)

Pianosa