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Viaggio in Germania in camper

I Viaggi della Famiglia Bacci - Agosto 2005

Partiamo in una giornata mediamente afosa. Siamo diretti in Germania ma ci arriveremo facendo un giro un po’ tortuoso visto che il mio consorte vuole visitare l’ultima opera di Renzo Piano a Berna (CH): il Paul Klee Zentrum. Lungo la strada facciamo una sosta per visitare il castello di Fenis in Val D’Aosta, sosta che consiglio vivamente per gli interessanti affreschi interni e la triplice cinta di mura esterna.

Arriviamo a Berna verso le 21, città deserta e non abbiamo una cartina. Fortuna vuole che incontriamo un giovane acculturato che ci dà informazioni sufficienti per raggiungere il museo. Dormiamo nel parcheggio del museo a pagamento. Si rompe la pompa dell’acqua, ci laviamo con l’acqua minerale. È proprio vero: in casa del calzolaio, scarpe rotte. Notte finalmente fresca e con pioggerellina, al mattino sole. Visitiamo il museo esaustivo dell’opera di Klee. Le bambine si divertono molto nella parte del museo dedicata a loro (biglietto da pagare a parte) dove si ispirano ad un’opera di Klee per una loro creazione.

Terminata la visita il nostro pensiero va alla ricerca di un concessionario aperto (è sabato) per cambiare la pompa. Consultiamo la lista dei concessionari Laika e scopriamo che ce ne è uno su strada verso Zurigo. Ci vendono una pompa a carissimo prezzo (e meno male che siamo colleghi) ma possiamo continuare il nostro viaggio. L’autostrada è trafficata così optiamo per la strada normale, deserta e sulla quale si affacciano case deliziose e prati verdissimi con le mucche di ordinanza. Saltiamo Zurigo e continuiamo verso il lago di Costanza. A Costanza parcheggiamo in un parcheggio a pagamento appiccicato al centro ed attrezzato. Passeggiamo per un’oretta ed andiamo a cena in un ristorante egizio-italiano che preferiamo dimenticare. Costanza è graziosa ma la cattedrale è un po’ una delusione, come tutte le chiese tedesche pesantemente rifatte ma qui in un modo che dà un’impressione di falsità.

Berna - Svizzera

L’indomani andiamo all’isola di Mainau in bicicletta dove facciamo prima un giro del lungolago. All’isola però ( ingresso a pagamento) si deve andare a piedi. Una premessa per i biglietti di ingresso: in Germania quasi dappertutto si deve pagare per visitare ma esistono biglietti famiglia dove i bambini ( fino a 18 anni!) o non pagano o pagano una sciocchezza, quindi in definitiva si paga sempre poco. Per fortuna continuiamo ad avere sole perché visitare un giardino con il tempo brutto non sarebbe stato lo stesso. Peccato però che rose e rododendri non siano in fiore. Dopo aver pranzato a Mainau visitiamo Reichenau dove ci sono tre abbazie. Si consiglia di visitare l’isola in bici perché i parcheggi non abbondano, in compenso c’è un campeggio e subito accanto un’area attrezzata.

Pomeriggio tardi partiamo per  Fussen. La strada non è lunga ma a percorrere il lungolago si perde parecchio tempo. Per tutto il viaggio ha piovuto ma arrivati a Fussen ha smesso, in compenso fa un freddo cane. Parcheggiamo a due passi dal centro in zona libera e facciamo un giro per il paese che è molto carino con un bel castello sulla cima e numerosi negozi tentatori di abiti tirolesi. Se a qualcuno piacciono gli abiti tirolesi Fussen è in assoluto il posto più conveniente tra quelli da noi visitati. Cena in camper con brodino caldo. La mattina visitiamo meglio Fussen e facciamo acquisti. Il problema della Germania è che il pomeriggio chiude tutto presto: i negozi dalle 17 alle 18 ( variano ma in qualche città erano aperti fino alle 20) idem per i musei, fa eccezione qualche chiesa ma solo perché ci sono le funzioni. Bisogna quindi alzarsi presto per sfruttare meglio la giornata.

Arriviamo al parcheggio dei castelli di Hohershwangau e Neushwanstein verso le 11,30 e sarebbe stato meglio arrivare prima perché c’è una marea di gente. La cosa migliore sarebbe dormire lì e prendere i biglietti alle 8. Facciamo il biglietto e ci danno appuntamento rispettivamente per le 14 e per le 16. Le visite sono solo guidate e ci sono anche in italiano. Il primo castello è vicino e ci andiamo a piedi al secondo preferiamo, pigroni, prendere la carrozza. Ci piacciono entrambi molto, ovviamente quello di Ludvig di più. Se qualcuno volesse farsi un’idea della pittura e architettura romantica è l’ideale. A piedi al ponte di Maria per le ultime foto e scendiamo in autobus.

Mainau

Ci avviamo per Schongau passando per Scwangau e deviando per visitare quel capolavoro del barocco che è la WiesKirche situata in posizione isolata in mezzo ai prati (da lì il nome). Schongau è graziosa con una massiccia ed intatta cerchia di mura servita da un parcheggio libero non attrezzato. La sera c’è festa come in quasi tutti i paesi che andremo a visitare, specialmente nel fine settimana. Da visitare anche la vicina chiesa romanica di S. Michele ad Altenstadt. Successivamente visitiamo Landsberg am Lech cittadina molto graziosa e vivace con bei palazzi, piacevoli caffè all’aperto e numerose torri, di cui una particolarmente bella dalla cui cima si ammira un bel panorama.

Da lì proseguiamo per Augusta (Ausberg) che è piuttosto grande e pertanto decidiamo di visitare in bicicletta. Vediamo il Duomo, la Fuggerei (primo esempio di case popolari), la Maimilian Strasse. Partiamo poi per Ulm, tappa fuori programma ma visto che le bambine hanno scoperto che nella vicina Gunzburg c’è una Legoland tedesca, ne approfittiamo per visitare la bella cattedrale gotica. Paolo e Bianca affrontano la salita di 768 scalina per ammirare il panorama dalla guglia alta mt.161 ma pare che l’esperienza sia deludente perché la cittadina è quasi tutta moderna. Io e Fiammetta nel frattempo ci godiamo la cattedrale allietate dal suono dall’enorme organo che qualcuno suona con grande energia. Dormiamo nel parcheggio attrezzato di Legoland ed il giorno dopo lo dedichiamo al parco affollato ma con code accettabili.

In serata arriviamo a Dachau. Il paese è grazioso ma a noi siamo lì per visitare il campo di sterminio. La nascita del nazional socialismo e la storia del campo sono illustrate in grandi pannelli didascalici scritti però in inglese (ci sono pero delle audioguide in italiano) molto interessanti ma un po’ ostici per le bimbe. Credo che sarebbe opportuno portarci ragazzini un po’ più grandini. Verso l’ora di pranzo ci spostiamo verso la residenza di Nynfburg.

WiesKirche

A Monaco dormiamo nel campeggio vicino allo zoo (Tielpark) molto comodo e verde sulla riva del fiume. Da lì partono una cinquantina di chilometri di piste ciclabili tutte immerse nei boschi che consentono giornate di relax o di raggiungere il centro di Monaco in bici. La sera ceniamo in un tipico ristorante bavarese che si trova a 500metri dal campeggio. L’indomani guida alla mano vediamo la Marienplazt, il mercato, il museo del giocattolo, le porte rimaste delle antiche mura, la cattedrale ( più bella fuori che dentro), la chiezsa di S. Peter (come la cattedrale) e la residenza dei Wittenbach (notevole). Pranziamo nella più antica birreria di Monaco con accompagnamento musicale.

La città è piena di gente che beve e conversa all’aperto e si gode il sole. Ovunque piste ciclabili. La metropolitana è comoda ed economica: anche lì c’è un biglietto per viaggiare fino a 5 persone per tutto il giorno a € 8 (in Germania i biglietti valgono per tutta la rete di trasporti, quindi metro, bus e traghetti).

A sera visitiamo il nuovissimo stadio (Allianz Arena) che cambia colore a seconda della squadra che ospita e il villaggio olimpico. Dopo un giorno di relax in cui ci godiamo i boschi e le piste ciclabili, riprendiamo la visita di Monaco visitando la zona dei musei: villa Lenbach ( villa in stile fiorentino che ospita una magnifica collezione di Kandiski) e l’Alte Pinacoteke dove pranziamo ( sarebbe da evitare ma nella zona non ci sono molti caffè, a saperlo un pranzo al sacco sarebbe stato meglio). La pinacoteca e interessante con bei quadri di Durer, Tiziano, Rubens e Van Dick. Ma dopo quella le bambine dichiarano sciopero e non vediamo nè la Nuova Pinacoteca né quella moderna, di cui ammiriamo però il bel edificio contemporaneo che la ospita. Il mattino seguente partiamo con comodo diretti in autostrada verso Norimberga.

Durante questo viaggio, a parte la Romantik Strasse, abbiamo fatto quasi sempre strade normali perché molto piacevoli dal punto di vista paesaggistico e costellate di paesini talmente perfetti e graziosi da sembrare finti con fattorie a graticcio ornate di fiori, con cataste di legno perfette e altrettanto perfette stalle e rimesse, ma le autostrade sono perfette, capillari e gratuite.

Monaco di Baviera

Norimberga è una bella città dalle mura ciclopiche e intatte con numerose torri massicce. Il tempo è incerto ma non piove, posteggiamo vicino al centro. La cattedrale è molto bella, seconda solo a quella di Ulm. Interessante la fortezza (Burg) con le sue case arroccate da cui si gode un bel panorama ed il museo del giocattolo ( viaggiamo con figli al seguito).

Ritorniamo verso la Romantik Strasse e ci fermiamo a dormire nell’area attrezzata a pagamento di Rothenburg ab de Tauber.   L’area è affollata e troviamo posto per un pelo. A sera ci godiamo i fuochi d’artificio sparati forse per l’Assunta. Il paese di Rothenburg è imperdibile, lo visitiamo a passo di lumaca perché ogni tre per due le bimbe si infilano in qualche negozio. Del resto come dargli torto, sono tutti negozi di orsetti, bambole di ogni genere e misura , cucù, marionette ed i famosi schiaccianoci della favola. Per non parlare del negozio Wallmarth, una specie di regno fatato del Natale dove si trova ogni genere di decorazione. Il paese medievale è intatto, racchiuso da mura e ricco di case a graticcio e bei palazzi. Pranziamo in un’antica pasticceria-ristorante affrescata vicino alla piazza principale. La specialità dolciaria della zona sono delle palle di pasta fritta, tipo i nostri cenci, arrotolati e tuffati nella glassa o nel cioccolato. Passiamo tutto il giorno lì e solo nel tardo pomeriggio ci muoviamo verso Wurzburg seguendo l’ultimo pezzo della Romantik Strasse, forse il tratto più suggestivo di tutti. che si snoda attraverso Creglingen, Rottingen e Bad Mergenthein.

Wurzburg è più bella nell’insieme che nel dettaglio; il colpo d’occhio della città sul Meno con la mole del Marienberg che vigila da”alto, gli ordinati vigneti sulle colline all’orizzonte, l’insieme dei tetti aguzzi e delle torri della cattedrale è fantastico ma, passeggiando per il centro ci si accorge che la città è stata pesantemente ricostruita. Il bombardamentto del 16 Marzo del 1945 distrusse infatti il 90% della città e causò la morte di 50.000 persone.

Dormiamo sul lungo fiume dalla parte opposta del Marienberg. Visitiamo poi la magnifica Residenz dove ci sono grandi affreschi del Tiepolo ed uno stupefacente gabinetto cinese degli specchi (interamente rifatto). E’ consigliabile prendere la visita guidata ( in inglese) perché altrimenti non si accede all’ala destra. Bello anche il giardino e la cappella adiacenti.

Norimberga

Imbocchiamo quindi la cosiddetta strada delle Fiabe che da Hanau va fino ad Hameln. All’altezza di Fulda deviamo per Alsfeld, altro paesino con una bella area attrezzata veramente da non perdere. Oltretutto tutti i bar sono gestiti da italiani e ci gustiamo un ottimo caffè ed un altrettanto gustoso gelato. I gelati in Germania sono mediamente buoni, tutti gestiti da italiani, se poi si prende la nocciola o la noce sempre ottimi. Nel paese non ci sono turisti e non si capisce proprio perché. A noi è piaciuto anche più della più famosa Marburg. La cittadina vecchia è arroccata su di una collina intorno al castello e per i pigroni può essere raggiunta in ascensore con case a graticcio più ricche e decorate di quelle di Alsfeld. Purtroppo la chiesa di S. Elisabetta, che si trova invece nella parte bassa, è gia chiusa (sono le 17.30!).

Non arriviamo a Kassel ma ci fermiamo lungo la strada nel delizioso campeggio di Jerberg dove rimarremo due giorni. Il tempo è bello, le bambine sono stanche e qui ci sono piscina e campo giochi e le immancabili piste ciclabili. Non hanno mai visto un turista in vita loro così siamo quasi un’attrazione: ci salutano tutti e sono gentilissimi. Tra l’altro c’è un bel supermercato dove facciamo spesa. Qui non ci sono tanti supermercati come da noi e soprattutto sono quasi tutti discount. Ripartiamo per Fritzlar bel paesino con una bella chiesa romanica che si visita in un oretta. Saltiamo Kassel perché la zona di Willhenshoe dove c’è il parco, che è la cosa più interessante da vedere insieme al museo dei fratelli Grimm, è fuori strada, e proseguiamo per Saababurg dove c’è il castello che ispiro i fratelli Grimm per la bella addormentata. Adesso in parte è diroccato in parte trasformato in bel alberghetto. Per arrivarci si fa una breve deviazione in mezzo ad un bosco invitante. Accanto al castello c’è uno zoo safari il più vecchio in europa con animali domestici e non.

Tornati indietro sulla statale 83 passiamo per Trendelburg, con la torre di Raperonzolo, e ci fermiamo per un bel bagno caldo alle terme Kristal di Bad Karlshafen. Passiamo per Furstenberg, paese della ceramica ( tipo Richard Ginori) e dormiamo a Hoxter nell’area attrezzata lungo il fiume. In bicicletta raggiungiamo l’Abbazia di Corvey che merita veramente una visita. Anche il paese di Hoxter è carino e si visita in poco tempo.

Ad Hameln non è facile parcheggiare, noi troviamo in un parcheggino vicino l’ufficio informazioni. Il centro storico della città del Pifferaio Magico si visita seguendo i topini bianchi dipinti sulle strade del centro. La cittadina è graziosa ma per noi il suo ricordo sarà sempre legato al furto della nostra (nuova) macchina fotografica digitale con tutte le foto del viaggio dentro. Siamo depressi, il nervosismo impera e sfuma anche il progetto di fermarsi nel campeggio sul fiume di Porta Westfalica visto che o bisogna passare sotto un ponte alto mt 2,85 o da una strada vietata ai mezzi di 35 quintali. Piove sul bagnato, è proprio il caso di dirlo, perché dopo una giornata caldissima, inizia a diluviare.

Pifferaio Magico

Le condizioni in cui visitiamo Minden non sono quindi delle migliori. Dopo una breve e deludente visita ( per chi i volesse fermarsi c’è comunque un comodo parcheggio a pagamento sul lungo fiume) andiamo a dormire ad Hildesheim, in una zona residenziale vicino al teatro locale. Sulla piazza principale di Hildesheim si affacciano bellissime case antiche, c’è il mercato dei fiori ed una bella atmosfera anche se pioviggina . Visitiamo la bellissima basilica romanica di S. Michele ed il Duomo con le sue famose porte in bronzo ( del 1015!) ed una coeva simil colonna traiana sempre in bronza del solito ignoto autore. La Germania è molto interessante dal punto di vista della storia dell’arte per il periodo che va dal 700 al 1000 che per noi è un periodo buio con scarsissime testimonianze, mentre in Germania ci sono molte cose belle da vedere. A Hildesheim sorprendentemente c’è anche un interessante Museo Egizio con dei bellissimi reperti. Dopo una merenda pranzo nella caffetteria del museo ci rimettiamo in viaggio verso Amburgo.

Ad Amburgo non ci sono grandi monumenti da vedere, le chiese non sono un granché, né ci sono edifici di particolare rilievo ma è una città comunque bella nell’insieme dei canali, delle tante belle case nell’abbondanza di negozi e locali che ne fanno una città molto vivace. Possibilità di parcheggio ce ne sono dopo il ponte di Landsbruken da dove partono i traghetti ed i giri del porto, ma la sera che arriviamo noi c’è un concerto e così parcheggiamo in pieno centro in una parallela di Monckbergstrasse, tanto è sabato e non si paga. Inoltre, al contrario della maggior parte delle città tedesche, qui il centro è molto animato anche la sera. Passeggiamo prima in centro e poi facciamo il giro dei bacini/laghi e dei canali formati dal fiume Alster. La partenza è da lo Jungfernsteg, il giro al tramanto molto suggestivo . Al ritorno sparano fuochi sul lago degni di San Ranieri. A tarda sera, il giro dura due ore, ceniamo nei chioschi allestiti nella piazza del Rathaus.

Amburgo

Al mattino facciamo il giro del porto e dei canali dove si affacciano i vecchi magazzini (durata 1 ora). Purtroppo entrambi i battelli avevano il commento solo in tedesco, del resto lì di turisti non tedeschi non se ne sono visti. Poi prendiamo il traghetto di linea n.62 per vedere Altona e Blankenese. Ad Altona c’è il mercato del pesce (è domenica). Al ritorno finiamo al grande Luna park (veramente grande niente a che vedere con le nostre fiere) vicino alla fermata della metro di S.Pauli. Sempre per i bambini c’è una specie di parco della paura al chiuso vicino alla metro di Baumwall.

La tappa successiva è Lubecca. Parcheggiamo vicino alla porta di ingresso principale (Holstenor) in un parcheggio a pagamento. Ci dicono che a qualche chilometro di distanza ci sia un’area attrezzata, ma non abbiamo particolari bisogni e quindi rimaniamo lì. Passeggiamo per Lubecca visitando la Marien Kirke e godendoci il panorama dalla torre di S. Peter (una chiesa sconsacrata interamente ricostruita), il duomo e s. Jacobi ma più che altro ammiriamo le tipiche case col tetto a scalini. Al mercato che si svolge sulla piazza principale compriamo aringhe e dolcetti alle mandorle di tutte le fogge in una bella pasticceria lì di fronte.

Dopo Lubecca inizia il nostro viaggio di ritorno. Prendiamo stavolta l’autostrada. Il viaggio è lungo perché qui rispettano i limiti di velocità che spesso calano a km. 100/80. Morale km. 650 in sette ore e mezzo. Continuano ad arrivarci messaggi di amici e parenti preoccupati dalle notizie diffuse al telegiornale di allagamenti e piogge, ma per ora la pioggia ci scansa.

Arriviamo a Bamberga nel tardo pomeriggio ma la città è sempre molto animata . Ceniamo nella città vecchia in una bella birreria antica. Bamberg è un piccolo gioiello, perfettamente tenuta con le strade acciottolate e belle case, un po’ a graticcio e un po’ barocche. Il ponte del Rathaus ( il municipio è costruito sul ponte) è insolito e affascinante, il Duomo bellissimo. Per la notte spostiamo il camper nel parcheggio per autobus vicino alla Markus Platz (ma al mattino ci consigliano di spostarci onde evitare contestazioni dei vigili). Di giorno il parcheggio è un po’ noisoso perchè dappertutto in centro i parcheggi a pagamento sono limitati a due ore, così dovremmo spesso tornare per ripagare. C’è un battello che fa il giro del fiume che si prende vicino al Rathaus (durata un’ ora e mezzo).

Continuano ad arrivarci bollettini di guerra sul maltempo ed effettivamente quando arriviamo sul lago Chiemsee sta diluviando. Ci accomodiamo nel campeggio di Harras ( il primo dei due, l’altro è troppo in pendenza) due km. da Prien dove partono i battelli per il giro del lago. Il campeggio è molto caro ( €36 per notte contro una media di €10/15) segno che anche in Germania dove non hanno spazio e tutti vogliono andare ( un po’ come il nostro mare) i prezzi lievitano. Eventualmente c’è un altro campeggio ma non affaccia sul lago forse più economico. L’indomani il tempo continua a volerci bene e non solo non piove ma c’è un pallido sole. Prendiamo il traghetto e visitiamo la reggia di Herrenchiemsee dove Ludwig, sempre lui, avrebbe voluto ricreare una copia di Versailles. La reggia è bella, l’isola pure e la visita guidata in italiano. Al ritorno ci concediamo un pomeriggio di relax nelle piscine ( coperte e scoperta con un bello scivolo chiuso) situate vicino all’imbarco dei traghetti a Prien. Il lago di Chhiemsee è bello circondato da montagne verdi ( Marcella Bella docet) e se fosse un po’ più caldo varrebbe la pena fermarsi qualche giorno a fare bagni (nel lago).

L’indomani c’è un sole splendente ed andiamo a visitare la vecchia miniera di Bad Reichnall (visite guidate solo due volte al giorno alle 10 ed alle 14). Bad Reichnall è una simil Montecatini Terme che visitiamo in bici. Purtroppo scopriamo che la miniera che avremmo voluto vedere si trova in Austria ad Halleim che diventa la nostra tappa successiva. L’ingresso alla miniera è un po’ costoso ( due adulti e due bambini €42) ma ne vale la pena e considerando la struttura che debbono mantenere adeguata. Si parte a cavalcioni di un trenino rivestiti da tute bianche da contaminazione nucleare, per poi proseguire scivolando su guide di legno ed attraversando persino un lago sotterraneo.

La nostra ultima tappa è Salisburgo. Salisburgo pur essendo famosa e senza dubbio una cittadina estremamente gradevole ed legante, a mio parere è un po’ sovra valutata. Il Duomo è brutto come brutta è la Residenz ma, ci sono tanti bei palazzi e piazzette, negozi dalle bellissime insegne di rame dorato e l’offerta di concerti e balletti, anche se il Festival Mozartiano è finito, incredibile. Però la bella veduta d’insieme con le torri e la cupola del duomo, le guglie di S. Peter con il castello (Festung Hohenslzburg) sullo sfondo promettono, forse, più di quel che è. Per la notte ci parcheggiamo nel parcheggio di fronte al Mirabelle (pagamento orario max €15 al giorno). Comprata una doverosa Sacher e un po’ di cioccolatini ripartiamo ormai diretti in Italia via Tarvisio. Ultimo consiglio su gli acquisti: se siete appassionati di case per le bambole e relativi accessori a Salisburgo c’è un negozio fornitissimo a prezzi veramente appetibili.

Torniamo in Italia con un profondo senso di invidia per la Germania, paese di molte bellezze efficiente e pulito come ci auguriamo sarà un giorno L’Italia. Di sicuro è una meta consigliabile a chi possiede un camper perché ovunque ci sono aree attrezzate e soprattutto si è bene accolti, senza contare che rispetto a noi è anche molto conveniente.

(Nicoletta Bacci Berlendi)