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Itinerario sulle orme di Dante da Firenze a Ravenna in camper

Un’idea di vacanza che ripercorre il viaggio di Dante da Firenze a Ravenna attraversando l’Appennino

In occasione delle celebrazioni per il 700° della morte di Dante la famosa guida di viaggi Lonely Planet ha premiato l’itinerario dantesco come migliore meta italiana del turismo sostenibile.

Un’idea di vacanza che ripercorre il viaggio di Dante a ritmi slow godendosi la storia, la bellezza e le eccellenze culinarie del territorio tra piccoli borghi, pievi romaniche, botteghe artigiane e natura. La nostra proposta 5 giorni in camper da Firenze a Ravenna passando attraverso Scarperia, Borgo San Lorenzo, Barberino, Marradi, Faenza, Brisighella.

Il percorso inizia idealmente dal Museo fiorentino Casa di Dante in via Santa Margherita,1 a dove potrete ripercorrere tutte le tappe della vita di Dante www.museocasadidante.it.

Parcheggiare a Firenze non è facile né economico per cui può valere la pena di parcheggiare a Villa Costanza a Scandicci e da lì raggiungere il centro con la tranvia, visto che il centro è zona pedonale. Se no potete sempre ripiegare sulla visita virtuale Tour virtuale del museo – Casa di Dante, Firenze e dirigervi direttamente nel Mugello. Dalla nostra sede si raggiunge il Mugello in circa un’ora e mezzo.

Per il pernottamento vi sono numerose aree di sosta gratuite e a pagamento Aree attrezzate per camper – Ufficio Turismo del Mugello (mugellotoscana.it).

Con la bella stagione, tuttavia è molto gradevole sostare lungo le sponde del lago del Bilancino. Per i fashion addict ricordiamo che lungo la strada, a Barberino, c’è un outlet molto interessante o se ha riaperto ai visitatori la Villa medicea di Cafaggiolo o la Villa Castello del Trebbio. Sempre in zona uno dei più antichi conventi della toscana, il convento del Bosco ai Frati.

Proseguendo si incontra Brisighella considerata uno dei Borghi più belli d’Italia. Borgo medievale e termale incastonato nel Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, nell’Appennino Tosco-Romagnolo). Se nel frattempo riapriranno qi potrete concedervi qualche bel trattamento Tel.: +39 0546 81068  [email protected] La caratterizzano tre pinnacoli rocciosi, i famosi tre colli, su cui poggiano la rocca manfrediana (sec. XIV), il santuario del Monticino (secolo XVIII), la torre detta dell’Orologio (sec. XIX).

Casa di Dante - Caravanbacci

Nelle immediate vicinanze, nel borgo di Sant’Agata, non vi perdete la visita alla bellissima pieve romanica. Si prosegue per Borgo San Lorenzo che offre molte attrattive: dalla porta Fiorentina e dell’Orologio, attraversando le antiche mura medievali si raggiunge il più grande edificio romanico della campagna fiorentina, la Pieve di San Lorenzo, risalente al 941.

Poco distante dal centro è l’Oratorio del Santissimo Crocifisso dei Miracoli e nelle vicinanze l’antica Villa Pecori Giraldi che ospita la collezione permanente del Museo Chini, dedicato alla produzione artistica della famiglia e del suo esponente più famoso Galileo Chini (1873-1956). Il museo alla data in cui scriviamo è chiuso ma per info tel. 055-8456230 [email protected].

Lungo l’antica strada che collegava Firenze a Faenza (la via Faventiva) potete fare una sosta a Crespino del Lamone per visitare i resti dell’ Abbazia vallombrosiana e la chiesetta di S. Maria e ricordare le vittime dell’eccidio avvenuto il 17 luglio 1944, in cui 44 persone vennero uccise per mano nazista. A Marradi antica cittadina di origini liguri ed etrusche si può pernottare nell’area di sosta comunale vicino alla piscina in largo degli Alpini, 2C ( non molti posti) oppure dopo la visita proseguire fino a Brisighella ad una mezz’ora di distanza che offre numerose opportunità di sosta.

Da visitare l’elegante centro con il Palazzo Torriani e la Chiesa di San Lorenzo e fare la passeggiata che porta al “Castellone” seguendo il sentiero 525 che parte nel retro della Chiesa e del cimitero di Cardeto, nella frazione di Biforco. L’antica via medievale conduce all’antichissimo maniero appartenuto nella sua lunga storia anche a Maghinardo Pagani, conosciuto e citato da Dante nella Commedia (Inf., XXVII, vv. 49-51, Purg. XIV vv. 118-120).

La sua origine risale al Duecento quando Maghinardo Pagani da Susinana, signore del luogo, che nel 1290 fece costruire una torre di difesa (attuale Torre dell’Orologio).

Firenze - Caravanbacci

Durante la sua carriera militare, Maghinardo combatté dalla parte della guelfa di Firenze nella battaglia Campaldino nel 1289, cui prese parte notoriamente anche Dante Alighieri; ma poi fu a lungo un campione dei ghibellini di Romagna. Nel Canto XXVII dell’Inferno, Dante lo indicò, senza nominarlo espressamente, come il signore di Imola e Faenza, stigmatizzandone il comportamento contraddittorio: «Le città di Lamone e di Santerno conduce il lïoncel dal nido bianco che muta parte da la state al verno».

A breve distanza si trova Faenza nota per la produzione di ceramiche risalente al XII secolo e che raggiunge il suo apice nel periodo rinascimentale. Da vedere la splendida Piazza del Popolo racchiusa da due eleganti porticati contrapposti, uno sul fianco del Palazzo Comunale e l’altro sul fianco del Palazzo del Podestà. Chiude la piazza la Torre civica dell’orologio. Nelle adiacenze Piazza della Libertà, con la Cattedrale rinascimentale di Giuliano da Maiano ( 1474) e la Fontana monumentale su progetto di Domenico Paganelli (sec. XVII).

Testimonianze esemplari del florido periodo neoclassico Palazzo Milzetti, oggi Museo Nazionale della Civiltà Neoclassica in Romagna e Piazza Nenni su cui si affaccia il prestigioso Teatro comunale Masini, anch’esso di epoca neoclassica (1780-1788).
Per comprare esistono numerosi laboratori di ceramiche artistiche, non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Per il pernottamento conviene proseguire per Ravenna (un’oretta) per poter dedicare una giornata intera alla visita di questa splendida città.

Prima di entrare a Ravenna sosta imperdibile alla Basilica di San Vitale esemplare capolavoro dell’arte paleocristiana la cui costruzione iniziò nel 532 d.C. Potete pernottare lì vicino in Piazzale della Resistenza dove c’è un’area di sosta comunale (area di sosta Piazza Vachi).

Nella Basilica di San Vitale potete acquistare un biglietto che vi consente di visitare i principali monumenti della città: Mausoleo di Galla Placidia, Battistero Neoniano, Il Duomo, la basilica di San Francesco e la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo.

Faenza - Caravanbacci

Il nostro itinerario si conclude idealmente con la Tomba di Dante.

Dante passò gli ultimi anni della propria vita a Ravenna grazie all’ospitalità del signore di Ravenna, Guido Novello Da Polenta, che resse la città dal 1316 al 1322 e lì morì nel 1321 forse a causa di febbri malariche. I solenni funerali si celebrarono nella basilica di S. Francesco.

Ravenna è assai citata nella Commedia dantesca sia direttamente che attraverso evocazioni poetiche come il nostalgico ricordo di Francesca in Inferno V “Siede la terra dove nata fui su la marina dove ‘l Po discende per aver pace co’ seguaci sui”. Dante lasciò nella città “dell’ultimo rifugio ” l’ultimo lascito letterario della sua arte, le Egloghe.

Per le specialità gastronomiche si passa dalla tipica cucina toscana ed in particolare mugellese fatta di Tortelli al ragù, all’onnipresente bistecca, ai porcini ed alle specialità a base di marroni di Marradi . Brisighella è già influenzata dalla cucina romagnola e troviamo la torta di erbe (Erbazzone), le Chizze ( quadrucci di pasta) e la carne di Mora romagnola ( razza suina autoctona). A Ravenna il tipico street food romagnolo, il Crescione ( piadina farcita), i cappelletti in brodo o sugo, i passatelli in brodo e per finire in dolcezza lo Squaccherone con i fichi caramellati!

(di Nicoletta Bacci Berlendi)

Tomba di Dante